Disidrosi

La disidrosi o eczema disidrotico è una patologia che colpisce la pelle delle mani e dei piedi, provocando la formazione di piccole vesciche. Queste bolle possono causare prurito, dolore e desquamazione della pelle. Quando, dopo tre o quattro settimane, le vesciche passano, la pelle risulta arrossata ed estremamente sensibile.

Sebbene non siano ancora del tutto chiare le cause della disidrosi, fattori di rischio possono essere lo stress, le allergie, l'esposizione a metalli o altre sostanze irritanti. In questo articolo, vedremo cos'è la disidrosi, quali sono i suoi sintomi, come si diagnostica e quali sono i possibili rimedi per alleviare il fastidio.

Cos’è la disidrosi

Se soffri di disidrosi alle mani, sai quanto può essere fastidiosa e dolorosa questa condizione. Come abbiamo già accennato, la disidrosi è una condizione della pelle che provoca la formazione di vesciche piene di liquido sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi. Queste vesciche possono causare prurito, dolore e arrossamento, e possono durare fino a tre settimane. Le bolle tendono a loro volta a seccarsi e desquamarsi dopo qualche settimana.

Le bolle sono piuttosto piccole - 1-2 mm di diametro - e il più delle volte molto vicine fra loro. Spesso sono così vicine che sembrano un’unica vescica più grande.

La disidrosi è conosciuta anche come eczema palmoplantare e pompholix (o ponfolix). Quest’ultima definizione viene dalla parola greca “πομϕολυξ”, che significa, appunto, “bolla”.

Proprio come la xerosi, la disidrosi non è grave né contagiosa, ma decisamente fastidiosa. Il dolore e la secchezza delle mani, infatti, può impedire di utilizzare al meglio gli arti e persino di afferrare gli oggetti. Il prurito induce a grattarsi, e questo può aggravare la condizione.

Cause

Le cause esatte della disidrosi non sono del tutto accertate. Tuttavia si ritiene che l’eczema disidrotico sia legato a fattori come lo stress, le allergie, la pelle sensibile o il contatto con alcuni metalli o sostanze urticanti.

Secondo prove di laboratorio, l’esposizione a cromo, cobalto e nichel potrebbe causare la disidrosi.

Pertanto la prevenzione della disidrosi consiste proprio nell’evitare di toccare sostanze che possono scatenare la reazione (coloranti, sostanze chimiche, etc.) e nell’adeguata gestione dello stress.

Sintomi della disidrosi

Quali sono i sintomi della disidrosi e come capire se si tratta effettivamente di tale patologia? 

I sintomi più comuni sono:

  • vescicole sulle mani e sui piedi, spesso sui lati delle dita o negli spazi interdigitali;
  • prurito intenso, che può peggiorare con il contatto con acqua, sapone o sostanze irritanti;
  • arrossamento e infiammazione della pelle colpita;
  • dolore ai palmi e ai piedi, soprattutto se le vescicole si rompono o si infettano;
  • pelle squamosa e secca, che può fessurarsi o ispessirsi.

Rimedi contro la disidrosi

Esistono alcuni rimedi naturali e casalinghi per alleviare i sintomi della disidrosi e prevenirne le complicazioni. Ecco cosa puoi fare:

  • applica impacchi freddi sulle zone colpite per ridurre il gonfiore e il prurito;
  • usa creme idratanti o emollienti per mantenere la pelle morbida e protetta;
  • evita di grattare o rompere le vescicole per non favorire le infezioni;
  • bevi molta acqua per idratare l'organismo e favorire l'eliminazione delle tossine;
  • segui una dieta equilibrata e ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, che aiutano a rinforzare il sistema immunitario e a contrastare le infiammazioni;
  • per ridurre lo stress, pratica tecniche di rilassamento, come il respiro profondo, lo yoga o la meditazione.

Disidrosi: quando contattare il medico?

L’eczema disidrotico è una condizione che tende a risolversi spontaneamente in poche settimane. È consigliabile contattare il proprio medico se, anziché guarire spontaneamente, la disidrosi continua a formarsi.

Cosa mangiare?

Cosa conviene mangiare con la disidrosi? Quali cibi bisogna evitare?

  • Gli alimenti da mangiare sono senz’altro alimenti ricchi di quercetina, come broccoli, ciliegie e mele.
  • Gli alimenti da evitare sono invece prodotti animali che, tipicamente, sono una fonte di allergeni alimentari (latte di mucca, uova, noci).

Disidrosi alle mani: trattamento

Il trattamento della disidrosi alle mani dipende dalla gravità dei sintomi e dalla frequenza delle recidive. Alcune possibili opzioni sono l'idratazione della pelle, l'uso di creme corticosteroidee o antistaminiche, la fototerapia o la ionoforesi.

Quale crema?

Per alleviare i sintomi della disidrosi alle mani, è importante usare una crema idratante e protettiva che aiuti a riparare la barriera cutanea. Una crema adatta dovrebbe contenere ingredienti come ceramidi, acido ialuronico e burro di karité. Questi ingredienti aiutano a trattenere l'umidità, lenire il prurito e prevenire le infezioni. La crema va applicata più volte al giorno, soprattutto dopo il lavaggio delle mani o l'esposizione a sostanze irritanti.

È consigliabile usare il cortisone?

Una delle possibili soluzioni per alleviare i sintomi della disidrosi è l'uso di una crema al cortisone. Il cortisone è un ormone steroideo che ha proprietà antinfiammatorie e immunosoppressive. Una crema al cortisone applicata sulle zone colpite dalla disidrosi può ridurre il gonfiore, il rossore e il prurito, favorendo la guarigione della pelle.

Tuttavia, la crema al cortisone non è priva di effetti collaterali e controindicazioni. Il suo uso prolungato o eccessivo può provocare assottigliamento della pelle, atrofia cutanea, teleangectasie, strie, acne, infezioni e alterazioni ormonali. Tieni conto anche del fatto che la crema al cortisone non è adatta a tutti i tipi di pelle e può interagire con altri farmaci o integratori.

Perciò, prima di usare una crema al cortisone per la disidrosi alle mani, è bene consultare il proprio medico o dermatologo, che potrà valutare la gravità del caso e prescrivere il prodotto più adatto. Inoltre, è importante seguire le indicazioni del foglietto illustrativo e non superare la dose o la durata del trattamento consigliate.

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