Xerosi

Comunemente e generalmente indicata come pelle secca, la xerosi è in realtà la versione patologica di questa condizione e il suo nome clinico è xerosi cutanea. Si tratta della mancanza di umidità dei tessuti del corpo umano e si manifesta con un’eccessiva disidratazione e aridità della cute, in maniera cronica o acuta.

La xerosi può interessare anche le mucose nasali (secchezza nasale), orali (bocca secca, detta anche secchezza delle fauci o xerostomia) e oculari (xerosi oculare, o sindrome dell’occhio secco).

Cos’è la xerosi

La mancanza di idratazione nella pelle che porta alla xerosi può essere causata dall’invecchiamento (in questo caso si parla di xerosi senile, con conseguente diminuzione del rinnovamento cellulare e alterazione delle fibre collagene) o legata a un’altra patologia, il diabete. La pelle si presenta più o meno secca, ruvida e tesa e, nei casi più gravi, diventa estremamente ruvida, desquamata, screpolata e pruriginosa.

In pratica, la pelle non è più capace di regolare e attrarre la quantità di acqua nei suoi strati superiori per via di alcuni fattori interni (endogeni) ed esterni (esogeni) che alterano questo sistema e creano una disfunzione delle molecole igroscopiche negli strati epidermici della pelle. Oppure, possono rendere i lipidi – la cui funzione è quella di ridurre la perdita di acqua causata dall’evaporazione – inefficaci a fungere da barriera naturale della pelle.

Il risultato è la secchezza cutanea, con un progressivo inaridimento della pelle, poiché la quantità d’acqua presente nello strato corneo scende al di sotto del 20%. La pelle, dunque, appare arida, secca, disidratata e perde la sua naturale elasticità.

Sintomi della xerosi

La mancanza di acqua all’interno della pelle, allo stadio iniziale, si presenta con la pelle secca, ma quando l’intensità della secchezza aumenta, si manifesta con:

  • tensione: le tante cellule morte lasciano sulla superficie della pelle uno strato che provoca la tipica sensazione di tensione;
  • ruvidezza: a causa dalla secchezza, sempre più cellule muoiono, dunque lo strato che lasciano è molto spesso e la superficie della pelle diventa ruvida;
  • pelle screpolata: quando lo strato superiore (strato corneo) diventa secco e inflessibile, la pelle si screpola;
  • pelle desquamata: un’eccessiva screpolatura desquama la pelle e, quando si staccano le squame, si forma una polverina;
  • prurito: la pelle in condizione di secchezza è tesa e provoca prurito, che aumenta di intensità in base al grado di secchezza;
  • sensibilità: a causa dalla secchezza cutanea, la pelle non è protetta da agenti irritanti come l’acqua calda, i profumi e gli agenti chimici, dunque si avverte un’eccessiva sensibilità al loro contatto;
  • dolore: nei casi più gravi, si avverte sulla pelle un vero e proprio dolore.

Cause della xerosi

Il manifestarsi della xerosi cutanea può essere causa di una serie di condizioni della pelle che si localizzano su alcune aree specifiche. Fra queste, le più comuni sono:

·        psoriasi;

·        dermatite atopica (sul viso o sul corpo);

·        cheratosi pilare;

·        ittiosi.

Altre possibili cause della xerosi, che contribuiscono alla secchezza cutanea, sono legate a fattori di varia natura:

·        predisposizione genetica;

·        alimentazione molto povera di liquidi (acqua, frutta, verdura);

·        eccessiva assunzione di farmaci diuretici (causano disidratazione nel corpo);

·        eccessiva esposizione solare (i raggi UV aumentano la percentuale di evaporazione dalla pelle e causano l’invecchiamento cutaneo prematuro, che influisce sulla capacità di mantenere un buon livello di idratazione);

·        contatto eccessivo o troppo frequente con l’acqua;

·        contatto frequente con sostanze chimiche, solventi o prodotti irritanti e aggressivi;

·        uso di detergenti o prodotti aggressivi che danneggiano la barriera naturale cutanea;

·        età avanzata (la concentrazione di lipidi nello strato corneo si riduce con l’età);

·        clima secco (con bassa umidità ambientale) e ventoso.

Come curare la xerosi

trattamenti per curare la xerosi consistono principalmente nella cura e nell’igiene quotidiana della pelle, in modo da alleviare i sintomi e restituire idratazione alla pelle. Per questo, si consiglia di utilizzare detergenti, creme idratanti e prodotti specifici per pelli sensibili, irritabili e secche dalle proprietà emollienti, come quelli a base di vasellina, che crea un film occlusivo che protegge la pelle dagli agenti esterni senza compromette la funzione barriera e sfavorisce la perdita d’acqua.

Altri validi prodotti per il trattamento della xerosi cutanea sono composti da lipidi, sostanze idratanti e polimeri idrofili, i più efficaci dei quali sono il collagene e l’acido ialuronico, ricchi di molecole capaci di levigare la pelle.

Rimedi per la xerosi

Ma se una buona routine utile a detergere la pelle secca e migliorare la sua idratazione non dovesse essere sufficiente a curare o ridurre i sintomi della xerosi, si consiglia di adottare degli accorgimenti che favoriscono il ripristino della barriera cutanea alterata e diminuiscono l’evaporazione dell’acqua:

  • bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno;
  • evitare ambienti troppo caldi e chiusi;
  • proteggere la cute dai raggi UV;
  • dopo la detersione, tamponare la pelle dolcemente, senza strofinarla;
  • assumere integratori e vitamine nel proprio regime alimentare;
  • fare docce o bagni brevi ed evitare saponi aggressivi;
  • smettere di fumare.