Dieta chetogenica: come funziona?
Uno stile alimentare dietetico molto di moda ai nostri giorni è la dieta chetogenica, la cui fama è legata alle sue grandi capacità di far perdere peso in poco tempo. Ma ogni giorno le persone che vorrebbero iniziarla si ritrovano a dover cercare mille informazioni su questo regime alimentare e ad avere molti dubbi sulla sua efficacia.
Tra di voi potrebbero esserci persone che l’hanno già seguita con dei risultati molto soddisfacenti, così come potreste conoscere qualcuno che, raccontandovi la propria testimonianza, abbia lamentato il fatto di aver ripreso peso non appena terminato il periodo di dieta ed è ritornato a seguire la solita alimentazione.
È evidente che qualcosa sia andato storto, ma l’errore sta nella dieta in sé o in chi l’ha seguita in maniera errata? Siete sicuri di averla seguita con rigidità? Ma, soprattutto, avete fatto di testa vostra o la dieta è stata prescritta da un nutrizionista o un dietologo?
È opportuno specificare, inoltre, che tutti noi abbiamo un metabolismo che funziona in maniera differente, delle abitudini alimentari diverse, degli stili di vita diversi, dunque la stessa dieta non può andar bene per tutti i componenti della famiglia né potete passarla agli amici. Allo stesso modo, non è possibile indicare con precisione il numero di chili che riuscirete a perdere con questa dieta, perché si tratta di un fattore che dipende da tutte queste variabili.
Senza dimenticare che ad ogni regime alimentare dietetico va associata l’attività fisica eseguita con regolarità. Pertanto, è molto azzardato dire che la dieta chetogenica fa male a prescindere.
Dimagrire con la dieta chetogenica è possibile, ma solo se si procede con cautela e senza commettere sgarri, perché è vero che questo regime dietetico dà buoni risultati in breve tempo, ma è anche vero che il suo funzionamento è molto stressante per l’organismo ed esistono delle controindicazioni.
Cos’è la dieta chetogenica
Conosciuta anche con il nome di dieta keto, si tratta di uno tra i metodi più efficaci per perdere peso, anche se per alcune categorie di persone seguire questa dieta così rigida può essere decisamente dannoso e provocare effetti collaterali anche gravi.
Nata negli anni ’20 per il trattamento dell’epilessia, la dieta chetogenica consiste nella riduzione dei carboidrati, delle calorie e degli zuccheri complessi, ossia i responsabili dell’apporto di energia all’organismo cellulare. Quando il vostro corpo inizia ad alimentarsi con questo tipo di regime nutrizionale, inizia a produrre i corpi chetonici: si tratta di un residuo metabolico che ha il compito di produrre energia e che viene smaltito con le urine e la ventilazione polmonare. Dalla loro, inoltre, i corpi chetonici hanno il vantaggio di riuscire a fornire all’organismo molta più energia per le cellule rispetto a quanta gliene possa dare il glucosio.
Con un’alimentazione a base di cibi chetogenici, si verifica un eccessivo aumento della produzione dei corpi chetonici, che sono fondamentali nel processo di dimagrimento: i chetoni (altro modo per indicare i corpi chetonici), infatti, fanno diminuire il senso di appetito già dopo 3 o 4 giorni dall’inizio della dieta. È questa la fase in cui il vostro corpo entra in chetosi e da qui deriva il nome di dieta chetogenica.
In commercio sono in vendita anche degli integratori per la dieta chetogenica, utili a stimolare il processo per entrare in chetosi e perdere peso con un trattamento dai 10 ai 21 giorni ma, soprattutto, aiutano a mantenere gli effetti desiderati.
I primi giorni perderete peso grazie al consumo delle scorte di glucosio accumulate dall’organismo e dalla perdita di acqua. È dopo 7-10 giorni, però, che vi accorgerete che il dimagrimento è iniziato, perché questa è la fase in cui il corpo inizia a bruciare le riserve di grasso per ottenere energia, senza però danneggiare la massa muscolare.
Una dieta priva di carboidrati (o assumendone piccolissime quantità rispetto al solito) favorisce l’assunzione di proteine e lipidi, e poiché l’organismo non riceve carboidrati da cui procurarsi il glucosio che gli serve per la sopravvivenza, fa scorta di energia prendendola dalle proteine e dai grassi del tessuto adiposo. Il consumo di grassi, dunque, migliora la lipolisi e l’ossidazione lipidica cellulare, azioni che favoriscono la perdita di peso.
Dieta chetogenica: cosa mangiare
La dieta keto si divide in due fasi:
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1ª fase: i carboidrati vengono eliminati del tutto dall’alimentazione;
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2ª fase: i carboidrati vengono reinseriti gradualmente.
I cibi che contengono meno carboidrati o ne sono totalmente privi, dunque quelli consigliati da mangiare nella dieta chetogenica, sono:
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carne: la principale fonte di proteine e grassi, meglio se di manzo, tacchino e pollo; consumate raramente il maiale ed evitate il più possibile salumi e insaccati, che non vanno mai considerati come sostituti della carne;
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pesce: i più consigliati sono tonno e pesce azzurro perché più ricchi di proteine e grassi buoni;
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uova: le potete mangiare a colazione, a pranzo o cena;
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formaggi e latticini: non ci sono dei tipi più o meno indicati per la dieta chetogenica, perché la maggior parte sono ad alto contenuto di grassi, ma vi consigliamo di fare merenda con uno yogurt bianco intero e non magro;
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grassi e oli vegetali: burro, olio di semi o di oliva sono gli unici condimenti che potrete usare;
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ortaggi: qui la scelta è molto ridotta, perché le verdure sono ricche di fibre, vitamine e minerali ma anche di zuccheri; alternate fra broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, lattuga, rucola, sedano, spinaci e verdure a foglia verde in generale, zucchine;
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caffè, tè e cioccolato fondente extra: dimenticate lo zucchero nel caffè o nel tè e bandite il cioccolato al latte dalla vostra dispensa.
Gli alimenti vietati nella dieta chetogenica, invece, sono:
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cereali, patate e derivati;
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legumi;
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frutta, ad eccezione di quella a basso contenuto di zucchero come mirtilli, lamponi e avocado;
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bibite dolci, gasate, birra;
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dolci.
Dieta chetogenica: pro e contro. Ci sono effetti collaterali?
Sono molti i vantaggi della dieta chetogenica riscontrati dai medici e dai pazienti:
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velocità di dimagrimento;
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effetto anoressizzante, per la riduzione dello stimolo di appetito;
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utilità nel contrasto dei sintomi dell’epilessia nei bambini, ma solo se il corpo non risponde alla terapia farmacologica;
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stimolazione della secrezione di ormoni, i quali facilitano lo smaltimento dei grassi.
Ma non sono pochi neppure gli svantaggi della dieta chetogenica, ossia tutte quelle controindicazioni che dipendono dagli alti livelli di corpi chetonici nel sangue:
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affaticamento dei reni, per via dell’eccessiva diuresi necessaria ad eliminare i corpi chetonici e le scorie tossiche;
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aumento del lavoro del fegato;
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bocca asciutta con possibilità di disidratazione del corpo, che grava in maniera tossica sui reni;
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possibilità di ipoglicemia;
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possibilità di ipotensione;
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mal di testa, stanchezza, spossatezza, vertigini, nausea, irritabilità, stitichezza, crampi muscolari, a causa dell’incapacità dell’organismo di adattarsi alla dieta chetogenica;
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difficoltà respiratorie, palpitazioni cardiache e possibili episodi di svenimento nei giorni che precedono il raggiungimento della chetosi;
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rischio di uremia (presenza di sangue nelle urine), se la dieta si prolunga per molto tempo.
Tutti questi sintomi vanno tenuti sotto osservazione da un nutrizionista e, se è il caso, da uno specialista, pertanto vi sconsigliamo assolutamente di seguire una dieta a regime chetogenico senza la supervisione medica.