Acufene

L’acufene è un disturbo uditivo molto fastidioso, con sintomi che influiscono molto sulla qualità della vita delle persone, sebbene sia una condizione frequente e siano tantissimi i soggetti che ne sono affetti. Identificare subito il problema e valutare come trattarlo è il primo modo per riuscire a dare sollievo dai sintomi dell’acufene.

Cos’è l’acufene

Il tinnito, un disturbo dell’orecchio noto comunemente con il termine acufene, si presenta con la sensazione di sentire un fastidioso ronzio, un fischio nell’orecchio, un rumore percepito in una o in entrambe le orecchie, a volte anche nella testa, quando dall’esterno non provengono suoni, ed è anche detto acufene soggettivo. Nei rarissimi casi di acufene oggettivo, invece, il suono descritto dal paziente proviene dall’organismo (come quello del flusso sanguigno) e lo riescono a sentire anche altre persone.

La maggior parte delle persone con acufene diagnosticato riesce a convivere e tollerarlo, ma una percentuale che non può lasciare indifferenti, a questo disturbo si approccia con grandi difficoltà di adattamento e con un bassissimo livello di tolleranza al rumore prodotto dall’acufene, con ripercussioni sull’aspetto emotivo e sociale del soggetto (che diventerà facilmente irritabile e con tendenze all’isolamento), sulla difficoltà di concentrazione e sulla qualità del sonno (disturbi del sonno e insonnia). In questo caso, e anche se il fastidio è costante o addirittura peggiora, bisogna parlarne subito col medico, perché si potrebbe anche aver sviluppato una perdita uditiva.

L’intensità dell’acufene varia in base alla gravità e al tipo di suono percepito: alcune persone percepiscono un fischio dopo aver sentito dei rumori forti, ma poco dopo il rumore sparisce; altri sentono un rumore flebile, spesso confuso con altri rumori esterni, solo se si mettono ad ascoltare con attenzione. Ad influire sul volume dell’acufene è anche l’eventuale presenza di un problema di udito.

Questa patologia si manifesta senza distinzioni di sesso né età, ma raramente interessa i bambini, per i quali si raccomanda sempre di proteggere le loro orecchie da forti fonti di rumore, per non esporli al rischio di acufeni.

Sintomi dell’acufene

L’acufene ha diversi gradi di manifestazione. In generale, si presenta come un:

  • rumore intermittente oppure costante;
  • singolo rumore oppure un mix di rumori;
  • fastidio con un volume su una scala da appena percettibile a estremamente alto.

Oltre al tipico ronzio nelle orecchie, alcune persone riferiscono la sensazione di sentire sibili, rombi, fischi, stridori, tintinnii, fruscii, crepitii, soffi, pulsazioni. Potrebbero apparire tutti sinonimi a un orecchio meno sensibile, ma quando si presenta l’acufene, ogni dettaglio fa la differenza.

Se l’acufene è accompagnato da vertigini e/o debolezza muscolare al viso, si consiglia di farsi visitare subito.

Cause dell’acufene

La prima causa responsabile della comparsa dell’acufene è l’esposizione al rumore eccessivo: questo evento danneggia le piccole cellule ciliate che si trovano nell’orecchio interno e il cervello si difende manifestando il ronzio nelle orecchie per compensare la perdita di queste cellule. Altre cause comuni dell’acufene sono:

  • infezioni dell’orecchio medio (otite) e dei seni paranasali;
  • patologie dell’orecchio interno (sindrome di Ménière);
  • processo di invecchiamento con conseguente perdita uditiva (negli anziani è comune la riduzione dell’udito);
  • intolleranza al rumore (iperacusia);
  • problemi cardiaci o vascolari;
  • problemi tiroidei;
  • diabete;
  • tumori del cervello;
  • sofferenza emotiva, stanchezza persistente e depressione: oltre ad essere cause, queste sono anche delle conseguenze, perché la comparsa di acufene è un fattore di rischio per lo sviluppo di uno stato depressivo;
  • variazioni ormonali femminili (mestruazioni, gravidanza, premenopausa e menopausa);
  • controindicazioni di alcuni farmaci;
  • infortuni al collo o alla testa: se l’acufene si presenta dopo un trauma alla testacolpi di frustadolori al collo e alle spalle (acufene cervicale), bisogna correre al pronto soccorso;
  • condizione di stress o ansia: durante i periodi stressanti, l’acufene può peggiorare.

Un’altra tipologia di acufene, seppur molto rara, e dalla quale si può guarire, è l’acufene pulsante, cioè la percezione di un suono ritmico e pulsante sincronizzato al battito cardiaco. Queste le cause più conosciute:

  • ipertensione (pressione alta);
  • soffio cardiaco (soffio al cuore);
  • patologie a carico delle trombe di Eustachio;
  • tumore glomico della mano;
  • anomalie in una vena o in un’arteria.

Come curare l’acufene

Guarire dall’acufene è possibile, o meglio, si può imparare a gestirlo e a ridurne le conseguenze sulla quotidianità. Nei casi più lievi, l’acufene può scomparire da solo, è solamente un episodio temporaneo che svanisce in massimo 48 ore mentre, in altri casi, può migliorare nel tempo. È importante, però, anche prevenire l’acufene, proteggendo le orecchie e l’udito dal forte rumore, utilizzando apparecchi acustici che amplificano i suoni a discapito dell’acufene e ricorrendo alla terapia del suono, utile nella riduzione del contrasto tra acufene e ambienti silenziosi.

Rimedi per l’acufene

Anche nel caso di questo disturbo dell’udito, esistono alcuni rimedi utili per gestire meglio i sintomi dell’acufene e il suo impatto sulla qualità della vita:

  • praticare esercizio fisico;
  • praticare tecniche di rilassamento come la terapia del massaggio o meditazione come lo yoga;
  • dormire in modo sano;
  • mangiare in modo sano;
  • assumere integratori naturali per ripristinare le funzionalità acustiche;
  • ridurre l’assunzione di caffeina e alcol.