Grani di miglio

Grani di miglio: cosa sono e come eliminarli

Chiamati così perché somigliano al seme del miglio, i grani di miglio o milia, più comunemente noti come punti bianchi, sono delle cisti cheratinose che si formano in modo improvviso sulla cute, localizzate soprattutto sul volto, a livello peri-palpebrale o sul contorno del naso, molto frequentemente nell’area intorno agli occhi.

I grani di miglio non sono rischiosi per la salute delle persone (attecchiscono sia negli uomini che nelle donne, con particolare frequenza in queste ultime), non sono riconducibili a patologie degenerative o infiammatorie e non sono fonte di fastidio; si tratta, piuttosto, di piccoli inestetismi che, in quanto tali, possono causare disagio nei soggetti a cui sono comparsi. Per questo motivo, spesso le persone che hanno i grani di miglio si sottopongono ad un intervento di chirurgia estetica per rimuoverli.

Cosa sono i grani di miglio

Riconoscibili come delle piccole bolle di colore bianco, i grani di miglio sono delle piccole protrusioni della cute, delle escrescenze dall’aspetto cistico di origine benigna, di diametro compreso tra 1 e 2 millimetri, dalla forma rotonda e semi-solide al tatto, piene di cheratina e sebo. Nello specifico, possono emergere in queste zone del volto:

  • porzione superiore e porzione inferiore delle palpebre;
  • canto mediale o canto laterale delle palpebre;
  • radice del naso e parte delle pinne nasali;
  • guance.

Queste minuscole bollicine, che non segnalano una patologia della pelle, compaiono in gruppo e, generalmente, possono arrivare anche a 50 grani di miglio tutti localizzati nella stessa parte del viso.

Quelle che vengono chiamate pietre di sole sono i grani di miglio e non ci sono sintomi che ne confermino la presenza, ma attenzione a non scambiarli per comedoni chiusi (o comedoni bianchi) che, invece, sono riconducibili ad una forma di acne non infiammatoria che colpisce il viso, il collo e la schiena.

Cause dei grani di miglio

Non è ancora chiara l’eziologia legata alla comparsa dei grani di miglio sulla cute del volto. Si sa, però, che i grani di miglio sporgono a livello dei bulbi piliferi dei velli o delle ghiandole sebacee, motivo per cui pare che ci sia una correlazione tra l’insorgenza dei milia e i processi infiammatori o di mancato sviluppo a carico dei bulbi.

Inoltre, il fatto che questo inestetismo compaia maggiormente nelle donne, è stato associato all’utilizzo quotidiano di cosmetici e creme ad alto contenuto lipidico e prodotti per il make-up.

Oltre a questi due motivi, le cause che portano alla formazione dei grani di miglio sono:

  • pulizia del viso eseguita scorrettamente, magari non utilizzando prodotti specifici per la propria tipologia di pelle (grassa, secca o mista);
  • trattamenti abrasivi della pelle (dermoabrasione);
  • esposizione prolungata del viso ai raggi ultravioletti;
  • uso di creme solari grasse;
  • ferite, escoriazioni, abrasioni o altri traumi a carico della cute del volto;
  • eccesso di terapie farmacologiche topiche a base di corticosteroidi.

Anche alcune patologie come il lichen planus, la porfiria e l’epidermolisi bollosa portano alla formazione dei grani di miglio e potrebbero presentarsi anche in seguito alla radioterapia.

Come curare i grani di miglio

Più che una cura a posteriori – anche perché tendono a regredire spontaneamente dopo la comparsa – è importante attuare dei trattamenti che prevengono la comparsa dei grani di miglio. Per evitare la formazione di questo inestetismo, infatti, è necessario prendersi cura della pelle del volto, eseguendo la skincare quotidiana con dei detergenti appositi per la propria tipologia di pelle, a base di molecole che non alterino il pH naturale del viso. In questo modo, si evita la chiusura prematura dei comedoni e la protrusione dei punti bianchi.

Per prevenire l’infiammazione dei bulbi e l’accumulo locale di cheratina e sebo, ossia dei materiali che nutrono i grani di miglio, si consiglia di fare attenzione anche ai cosmetici e ai prodotti per il make-up, la cui formula non deve essere aggressiva.

Nel caso in cui i milia rappresentino un disagio estetico notevole nelle persone, si può ricorrere ad un trattamento di medicina estetica:

  • peeling chimico: si esegue la levigatura e l’esfoliazione dello strato superficiale di cellule morte dell’epidermide, che occludono i comedoni e predispongono l’insorgenza dei grani di miglio;
  • laserterapia: i raggi laser colpiscono gli accumuli di sebo e cheratina contenuti nelle cisti epiteliali (anche se questa tecnica viene spesso sconsigliata dai medici perché predispone alla formazione di altre cisti o cicatrici);
  • rimozione chirurgica: quando i grani di miglio sono troppi e a livello peri-palpebrale, si effettua la resezione chirurgica, dopo aver applicato una crema anestetica a base di lidocaina.

Rimedi per i grani di miglio

Attenzione a non provare a togliere i grani di miglio da soli, poiché si rischia di lasciare cicatrici sulla pelle. Esistono, piuttosto, dei rimedi naturali e meno invasivi per prevenire la formazione di queste pietre di sole:

  • detergere il viso 2 volte al giorno, la mattina e la sera prima di andare a dormire;
  • rimuovere sempre il trucco prima di andare a dormire;
  • esfoliare la pelle utilizzando delle creme cheratolitiche o delle lozioni ad azione esfoliante a base di acido glicolico e salicilico;
  • applicare maschere naturali per lo scrub della pelle, a base di zucchero di canna, fondi di caffè o farina di cocco, 1-2 volte a settimana.