Pressione alta

Pressione alta: sintomi e rimedi

L’ipertensione arteriosa, comunemente nota come pressione alta, è una patologia che interessa il sistema arterioso, caratterizzata dall’aumento della pressione del sangue. La sua comparsa è molto comune, così come quella della pressione bassa (ipotensione), e colpisce in egual modo sia gli uomini che le donne, queste ultime soprattutto durante la menopausa.

Cos’è la pressione alta

valori normali della pressione del sangue nel circolo arterioso (ossia quelli che misurano la forza con cui il sangue viene pompato all’interno dei vasi sanguigni e scorre nel corpo) sono compresi entro i 140/90 mmHg: il primo valore indica la pressione sistolica (o massima), mentre il secondo indica la pressione diastolica (o minima). Se uno o entrambi i valori di pressione sono spesso superiori alla norma, al soggetto viene diagnosticata l’ipertensione arteriosa.

Spesso, però, quando i valori pressori aumentano, non si manifestano dei sintomi riconoscibili e, se ci sono sintomi, non sono specificamente riferiti alla pressione alta, dunque è necessario che la persona si sottoponga costantemente alla misurazione della pressione prima di parlare con certezza di ipertensione.

Se la pressione arteriosa continua ad alzarsi fino ad arrivare o superare i 160/100 mmHg, la persona è in piena crisi ipertensiva, dunque è necessario contattare subito il proprio medico.

La pressione arteriosa ha un forte impatto sulla salute ed è una delle principali cause di malattie cardiovascolari, le quali rappresentano la prima causa di morte nel mondo occidentale.

Sintomi della pressione alta

Come accennato, in molti casi l’aumento della pressione arteriosa non è accompagnata da sintomi specifici, anche perché potrebbe manifestarsi in maniera graduale. Pertanto, i sintomi dell’ipertensione arteriosa, dovuti alla difficoltà del sistema cardiocircolatorio di adattarsi agli stimoli esterni, potrebbero essere sottovalutati o confusi per altro, trattandosi di:

  • mal di testa, soprattutto la mattina (cefalea);
  • stordimento e vertigini;
  • ronzio nelle orecchie (acufene, tinnito);
  • alterazioni della vista (sensazione di puntini luminosi davanti agli occhi) o altri disturbi visivi;
  • perdite di sangue dal naso;
  • stanchezza;
  • palpitazioni.

Per questo motivo, capita spesso che le persone non si accorgano di avere la pressione alta o non sanno quando preoccuparsi, ma è importante diagnosticare subito l’ipertensione arteriosa e capire come abbassarla, per prevenire i danni ad essa legati, fra cui sviluppare una malattia cardiovascolare spesso invalidante o mortale.

Cause della pressione alta

In primis bisogna specificare che l’ipertensione arteriosa si classifica in primaria (o essenziale) e secondaria:

  • l’ipertensione arteriosa primaria (o essenziale) è quella che riguarda quasi tutti i casi di soggetti adulti affetti da ipertensione (più del 95%); questa forma di pressione alta non è legata ad una causa specifica, e si manifesta quando la cavità delle arterie si restringe, ostacolando il regolare flusso del sangue. Ma a causare l’aumento dei valori pressori è uno squilibrio dei meccanismi che regolano la pressione, fra cui il sistema nervoso autonomo e le sostanze circolanti che hanno effetto sulla pressione;
  • l’ipertensione arteriosa secondaria, invece, interessa meno del 5% dei casi (per lo più nei soggetti più giovani), ed è causata da patologie congenite o acquisite, le quali colpiscono i surreni, i reni o le arterie. Si definisce “secondaria” proprio perché, dopo aver individuato e trattato queste cause, i valori pressori si normalizzano e la pressione ritorna stabile.

Trattandosi di un importante fattore di rischio cardiovascolare, l’ipertensione arteriosa aumenta notevolmente la probabilità che il soggetto interessato venga colpito da un evento cardiovascolare più grave come l’ictus, l’infarto del miocardio, gli aneurismi e lo scompenso cardiaco.

A loro volta, i principali fattori di rischio per l’ipertensione sono legati a:

  • familiarità: se in famiglia ci sono già soggetti che soffrono di ipertensione, è più probabile che un altro familiare sia iperteso;
  • età: con l’avanzare dell’età, le arterie subiscono dei cambiamenti e si irrigidiscono, dunque la pressione arteriosa aumenta;
  • diabete: i soggetti diabetici sono molto spesso anche affetti da ipertensione;
  • stress: lo stress fisico ed emotivo aumenta i valori pressori;
  • sovrappeso: sovrappeso e obesità causano un incremento dei valori pressori;
  • sedentarietà: l’attività fisica praticata in maniera costante e moderata, oltre a mantenere attivo l’organismo e favorire il controllo del peso, riduce i valori pressori;
  • fumo: fumare una sigaretta aumenta immediatamente i valori pressori (per circa 30 minuti), oltre a danneggiare le arterie, irrigidendole.

Come curare la pressione alta

La cura dell’ipertensione va prescritta dal medico, il quale individua la terapia farmacologica più adatta per ogni tipologia di paziente, poiché non tutte le persone rispondono allo stesso modo alle terapie. Alcuni farmaci antipertensivi sono più indicati nel trattamento della pressione alta e la loro funzione è quella di normalizzare la pressione ma, per farlo, dovranno essere assunti per molti anni. 

Fra questi vi sono gli ACE inibitori (gli inibitori diretti della renina), i farmaci calcio antagonisti (favoriscono la vasodilatazione delle arterie), i diuretici, gli alfa e beta bloccanti, i simpaticolitici ad azione centrale (che agiscono sul sistema nervoso centrale e controllano la pressione arteriosa).

Rimedi per la pressione alta

Sapere cosa fare per far abbassare subito la pressione è il primo rimedio per farla stabilizzare e tranquillizzarsi. Si consiglia di:

  • sdraiarsi a terra, rilassare le gambe e allargare le braccia (per ridurre la frequenza cardiaca);
  • fare respiri profondi, sedendosi con la schiena dritta, e premere la cartilagine dell’orecchio con gli indici;
  • bere un bicchiere d’acqua (spesso l’ipertensione è causata dalla disidratazione);
  • immergere i piedi in acqua calda per 15 minuti (per stimolare l’afflusso di sangue verso il basso e non verso la testa);
  • massaggiare viso e collo.

Anche l’alimentazione contribuisce a tenere sotto controllo l’ipertensione e a riequilibrare i livelli della pressione arteriosa, ma cosa mangiare quando si ha la pressione alta? Si consiglia una dieta povera di sale, con abbondanza di frutta e verdura (fra cui aglio e banane, ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti che contrastano i radicali liberi e contribuiscono ad abbassare la pressione sanguigna), legumi (ricchi di proteine vegetali), pesce e i semi di lino (ricchi di omega-3 e 6), cioccolato fondente (ricco di antiossidanti con effetto vasodilatatore). Inoltre, è importante ridurre il consumo di alcolici e del caffè.