Piede d’atleta

Cos’è il piede d’atleta?

Il piede d’atleta, o tinea pedis è una patologia contagiosa causata da funghi dermatofiti, ovvero che si nutrono della cheratina presente sullo strato corneo dell’epidermide. Il nome deriva dal fatto che questo disturbo interessa molto spesso gli sportivi che frequentano spogliatoi e docce pubbliche, visto che l’infezione si contrae per contatto dei piedi con superfici contaminate dal fungo.

I sintomi del piede d'atleta sono vari. L’infezione solitamente parte dalla zona tra le dita del piede (solitamente tra terzo e quarto dito o tra quarto e quinto), per poi diffondersi alla pianta al dorso e alle unghie, con la tendenza a cronicizzarsi. La tinea pedis solitamente si manifesta con:

  • Arrossamento e prurito della cute
  • Ispessimento cutaneo
  • Desquamazione della pelle tra le dita e sulla pianta del piede
  • Formazione di vesciche
  • Cattivo odore
  • Ispessimento delle unghie con tendenza a lacerarsi e prendere una colorazione grigiastra.

Se il piede d’atleta non viene curato tempestivamente si possono formare tagli e sovrainfezioni batteriche. I funghi responsabili di questo disturbo, infatti, attaccando la cheratina che compone lo strato più esterno della cute possono aprire la strada ad altri microrganismi e provocare infezioni profonde.

Le cause del piede d’atleta

Per quanto riguarda le cause del piede d’atleta bisogna distinguere tra fattori endogeni, che possono essere una predisposizione naturale o la compresenza di altre patologie e fattori ambientali.

Tra le cause endogene troviamo:

  • Indebolimento delle difese immunitarie, individui debilitati o anziani combatteranno più difficilmente l’infezione.
  • Malattie come dermatiti, diabete o disfunzioni circolatorie possono favorire l’insorgenza della malattia.
  • Fattori genetici, con ogni probabilità esistono cause congenite che predispongono al piede d’atleta.
  • Cattiva traspirazione, gli individui che sudano in maniera molto abbondante sono più esposti all’infezione.

Tra i fattori esogeni o ambientali possiamo annoverare:

  • Accumulo di umidità, i funghi responsabili del piede d’atleta proliferano in ambienti caldi e umidi per questo bisogna stare sempre attenti ad asciugare bene i piedi prima di indossare le scarpe.
  • Abitudine a camminare scalzi in luoghi pubblici, come ad esempio gli spogliatoi delle palestre.
  • La stagione estiva può favorire l’insorgenza dell’infezione sia per il caldo che per la maggiore probabilità di camminare a piedi nudi.
  • Scarpe troppo strette, calze e scarpe di materiali sintetici che non lasciano traspirare il piede.

Piede d’atleta: cura e rimedi

Il piede d’atleta si cura solitamente con trattamenti antimicotici, da applicare secondo le istruzioni del medico. Generalmente la cura dura attorno alle due settimane o comunque fino alla scomparsa dell’eruzione cutanea.

Nell’applicazione di prodotti topici per la cura della micosi è bene seguire una serie di accorgimenti:

Lavare e asciugare con cura la zona colpita.

Se è necessario applicare una crema sulla pelle macerata utilizzare piccole quantità fino al completo assorbimento, per evitare un’umidità eccessiva.

Applicare polveri antifungine alle scarpe e alle calze.

Mentre l’infiammazione è in corso bisogna evitare di grattare l’area interessata perché si potrebbe diffondere la micosi ad altre parti del corpo.

Tra i rimedi naturali per la cura del piede d’atleta troviamo il timo, la lavanda, la propoli, l’echinacea che hanno un’azione antisettica e disinfettante.

Esistono inoltre una serie di accorgimenti che possono aiutare a prevenire il piede d’atleta:

  • Indossare delle ciabatte nelle aree pubbliche di piscine e palestre.
  • Asciugare bene i piedi, in particolare negli spazi tra le dita.
  • Utilizzare un asciugamano separato per i piedi
  • Indossare calze pulite ogni giorno, meglio se in cotone o altri materiali traspiranti.
  • Non condividere asciugamani, calze o scarpe con altre persone.
  • Non indossare ogni giorno lo stesso paio di scarpe e farle arieggiare spesso.

Se i sintomi non diminuiscono nell’arco di un paio di settimane è consigliabile consultare un podologo o un dermatologo che possa aiutarci a trovare il rimedio più adatto, in particolare se i piedi sono caldi e doloranti o se si ha la compresenza di altre patologie come il diabete.