Gastrite

Sintomi della gastrite

La gastrite è un'infiammazione della parete interna dello stomaco che al contatto con gli acidi gastrici necessari alla digestione può irritarsi e dare luogo a una serie di fastidi. La mucosa gastrica in uno stato ottimale dovrebbe avere una buona resistenza al contatto con gli acidi, ma esistono delle circostanze che possono indebolirla e causare una flogosi

Dal punto di vista della durata possiamo distinguere tra due tipi di gastrite:

  • Gastrite acuta: si sviluppa improvvisamente e con sintomatologia abbastanza violenta, solitamente è di breve durata.
  • Gastrite cronica: colpisce in maniera graduale ed è spesso difficile da debellare, può accompagnare chi ne è colpito per lunghi periodi di tempo, a volte anche per tutta la vita.

Entrambe queste forme di gastrite possono essere poi ulteriormente classificate in base alle cause, alla gravità del danno o alla zona in cui si manifesta l’infiammazione.

 

I sintomi più comuni della gastrite sono: digestione difficilenauseabruciore (pirosi), gonfiore addominale, meteorismo, alitosi, più raramente vomito sia stomaco pieno che a stomaco vuoto.  

Cause della gastrite

La gastrite è provocata da un indebolimento della barriera protettiva dello stomaco. Tale indebolimento può essere provocato da una varietà di cause, spesso concatenate tra loro. Per questo motivo può essere difficile identificare quale sia l’origine della gastrite che spesso si cronicizza con effetti negativi sulla vita di tutti i giorni.  

Le cause più comuni della gastrite sono:

  • Alimentazione scorretta: alcuni alimenti favoriscono la produzione di acido gastrico, i cibi da evitare con la gastrite sono il caffè, gli agrumi, il pomodoro, le spezie e tutti gli alimenti piccanti, i cibi molto grassi soprattutto se contenenti strutto o burro. Cosa mangiare con la gastrite? I cibi che invece andrebbero consumati sono: frutta e verdura fresca e di stagione, consumata cruda o cotta al vapore; cereali integrali come riso, orzo, farro, quinoa; carne bianca, pesce, olio d’oliva (sempre a crudo e in quantità moderate). 
  • Assunzione reiterata di farmaci: i farmaci lesivi della mucosa gastrica più conosciuti rientrano nella categoria FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) di cui fanno parte tutti gli antidolorifici più utilizzati. Anche i farmaci cortisonici sono dannosi per lo stomaco e devono essere presi con tutte le attenzioni necessarie. In caso di gastrite da farmaci si può prendere in considerazione di interrompere il trattamento, utilizzare medicinali che non impattino sulla salute dello stomaco o fare ricorso a un gastroprotettore. In ogni caso è sempre bene consultare un medico specialista che potrà consigliare l’opzione più adeguata.
  • Invecchiamento: con l’aumento dell’età il rivestimento della parete interna dello stomaco tende a ridursi, per questo le persone anziane hanno un maggior rischio di gastrite e devono stare particolarmente attente all’alimentazione.
  • Stress: molto spesso si può avere una gastrite nervosa. Il nostro apparato digerente risente dello stress psicologico derivante da difficoltà personali o professionali, cambiamenti nei ritmi di vita, periodi particolarmente intensi; in questi casi è consigliabile cercare di eliminare la fonte di stress e svolgere attività rilassanti, nel caso in cui i disturbi psicologici continuassero potrebbe essere indicato rivolgersi ad uno specialista
  • Alcool: gli alcolici hanno un effetto tossico sullo stomaco e rendono più alto il rischio di infiammazione. L’assunzione di alcol rallenta la digestione e produce un’ipersecrezione gastrica. Quindi è sempre consigliato limitare al minimo l’assunzione di alcolici e comunque assumerli a stomaco pieno.    
  • Fumo: il fumo fa aumentare l’acidità di stomaco aumentando il rischio gastrite, inoltre rallenta il processo di guarigione delle lesioni predisponendo all’ulcera e anche a malattie più gravi come il tumore allo stomaco. Anche se i danni del fumo sono ben noti, smettere di fumare non è semplice e anche in questo caso potrebbe essere indicato chiedere consiglio al medico sui metodi che possono aiutare ad abbandonare questa nociva abitudine.
  • Altre patologie: la gastrite può anche essere il sintomo di una patologia correlata come il reflusso biliare o il reflusso gastro-esofageo, il morbo di Chronulcera, per questo in caso di disturbo gastrico costante e prolungato bisogna sempre consultare un medico per escludere malattie più gravi o complicazioni.

Come curare la gastrite.

Nel caso in cui la gastrite non fosse correlata a particolari patologie esistono una serie di metodi per tenerla bada e renderla meno fastidiosa nel nostro quotidiano.

Bisognerà in primo luogo seguire una dieta bilanciata e regolare evitando cibi troppo processati, alcol e caffè. Più che una dieta particolare è bene stabilire una sana routine alimentare, cercando di mantenere i pasti ad orari specifici, masticando lentamente, evitando di sdraiarsi o sedersi subito mangiato e praticando esercizio fisico regolare per aiutare il metabolismo.

Esistono comunque alcuni alimenti che hanno un effetto benefico sul nostro organismo per le loro proprietà emollienti e che quindi costituiscono rimedi naturali contro la gastrite come:

  • Camomilla
  • Carota
  • Liquirizia
  • Malva
  • Te verde
  • Finocchio 
  • Mela 
  • Ortica

Il vostro erborista di fiducia potrà consigliarvi tè e tisane per la gastrite. 

In caso di un attacco di gastrite acuta, oltre ai farmaci specifici è possibile assumere del bicarbonato per rendere meno acido il PH dello stomaco. Disciogliendo un cucchiaino di bicarbonato di sodio in un bicchiere d’acqua si potrà ridurre il bruciore e proteggere la mucosa gastrica.