Tunnel carpale

Tunnel carpale: 6 esercizi per alleviare il dolore

La sindrome del tunnel carpale è un’infiammazione dolorosa causata dalla compressione del tunnel carpale, e rientra tra le più comuni patologie della mano. Se scrivi molto, se lavori molte ore al computer, se fai un lavoro manuale, potresti essere colpito/a da questo disturbo, dunque è importante riconoscerlo subito e capire come sfiammare in breve tempo il nervo. Esistono, infatti, alcuni esercizi che puoi fare in autonomia per alleviare il dolore.

Innanzitutto, capiamo cos’è il tunnel carpale. Si tratta di un canale osteo-legamentoso del polso, una sorta di passaggio stretto e rigido al cui interno scorrono i nove tendini flessori delle dita e il nervo mediano, ossia uno dei principali nervi sensitivi e motori della mano. Se i tendini si ingrossano o si verificano altre condizioni che favoriscono il gonfiore, il tunnel si restringe e il nervo mediano si comprime.

Come riconoscere la sindrome del tunnel carpale?

Ne consegue la comparsa dei sintomi della sindrome del tunnel carpale: si inizia con un leggero fastidio alle prime quattro dita della mano, con formicolio e intorpidimento saltuario, che si trasforma in sensazione di dolore tagliente, con formicolio e intorpidimento persistente, debolezza alla mano e alle dita, che si irradia verso tutto il braccio e la spalla, con difficoltà a compiere movimenti di presa e di precisione, fino alla perdita della sensibilità e all’indebolimento dei muscoli del pollice.

Questi dolori tendono ad aumentare di intensità e frequenza durante la notte, al mattino e se il polso è messo in una posizione stressante, causando anche disturbi del sonno: per questo, molte persone ricorrono ai rimedi per dormire che in genere si utilizzano per contrastare l’insonnia. Negli stadi più gravi e avanzati, cioè quando il grado e la durata della compressione sono maggiori, si può arrivare all’invalidità motoria del pollice (atrofia).

Da cosa è provocata la sindrome del tunnel carpale?

Ad infiammare questa struttura anatomica possono essere più cause, spesso concatenate tra loro, soprattutto in presenza di fattori di rischio che aumentano la possibilità di un’infiammazione ai tendini flessori, di un edema o dell’ispessimento del legamento trasverso e, dunque, di una sofferenza del nervo mediano.

Oltre a praticare attività lavorative manuali che richiedono uno sforzo ripetuto del polso e a fare movimenti ripetitivi, si aggiunge l’età: la fascia più colpita è quella tra i 45 e i 60 anni, con maggiore percentuale tra le donne; infatti, anche le condizioni ormonali influiscono molto sulla compressione del tunnel carpale, soprattutto durante i cambiamenti dovuti a gravidanza e menopausa.

Inoltre, se soffri di patologie come il diabete, l’insufficienza renale, l’obesità, artrite al polso, problemi alla tiroide, malattie reumatologiche e autoimmuni o se hai subito un trauma al polso, anche queste condizioni cliniche possono provocare la sindrome del tunnel carpale.

Quali sono le cure per la sindrome del tunnel carpale?

Dopo che il medico ha diagnosticato la sindrome del tunnel carpale, in base allo stadio di gravità e alla durata dei sintomi, bisognerà intervenire con i trattamenti necessari per recuperare velocemente la mobilità della mano. In caso di sintomi saltuari e recenti, si ricorre alla terapia conservativa, che consiste nell’utilizzo di un tutore (per proteggere il polso, tenerlo a riposo e diminuire il dolore mentre si lavora), nelle infiltrazioni di cortisone sul polso (per diminuire l’edema e l’infiammazione), nell’assunzione di vitamina B e farmaci antinfiammatori o antidolorifici. Se la mano è gonfia, degli impacchi di ghiaccio possono dare sollievo dall’infiammazione e alleviare il dolore.

Negli stadi più avanzati, il medico potrebbe ritenere opportuno (soprattutto per i pazienti diabetici) praticare l’intervento endoscopico, un intervento di chirurgia mini-invasiva per la decompressione del nervo mediano al carpo, che permette di guarire dalla patologia e recuperare le funzionalità della mano.

Quali esercizi praticare per ridurre il dolore?

Esistono degli esercizi per il tunnel carpale che puoi praticare tutti i giorni per prevenire l’infiammazione e ripristinare i regolari movimenti della mano e del polso.

1.      Piega il polso avanti e indietro

Appoggia il gomito sul tavolo con il braccio rivolto verso l’alto e il polso dritto; quindi inizia lentamente a piegare il polso in avanti formando un angolo a 90°, mantieni questa posizione per 5 secondi e dopo ritorna alla posizione iniziale; adesso piega – sempre lentamente – il polso all’indietro e rimani così per altri 5 secondi; ripeti questi movimenti 10 volte, poi rifai tutto l’esercizio per 3 volte in totale.

2.      Alza il polso

Appoggia il palmo della mano infiammata sul tavolo e alza le dita; poi poggia l’altra mano all’altezza delle nocche a 90° e premi in giù mentre con la mano di sotto provi ad alzare le dita verso l’alto; in questo modo, i muscoli dell’avambraccio si contraggono; scambia la posizione delle mani e rifai l’esercizio.

3.      Fletti il polso

Posiziona il braccio dritto in orizzontale con il palmo rivolto verso il basso e piega lentamente il polso verso il basso; con l’altra mano, premi la mano flessa indietro, verso il corpo, rimani così per 20-30 secondi e poi riallinea il polso; adesso piega lentamente la mano indietro e, con l’altra mano, spingi le dita indietro per altri 20-30 secondi; fai questo esercizio per tre volte per ogni polso.

4.      Piega le dita

Metti la mano dritta con le dita chiuse e rivolte verso l’alto, poi piega lentamente le falangi verso il palmo della mano e resta così per 5 secondi; ripeti per 10 volte questo movimento e rifai l’esercizio per 3 volte.

5.      Allunga il polso utilizzando un piccolo peso

Tieni un oggetto poco pesante in mano e allunga il braccio con il palmo in giù; piega lentamente il polso verso l’alto e poi verso il basso, e ritorna alla posizione iniziale; ripeti questo movimento per 10 volte e rifai l’esercizio per 3 volte, aumentando a poco a poco il peso dell’oggetto che tieni in mano.

6.      Premi una pallina antistress

Premi una pallina antistress stretta al palmo della mano per 5 secondi e ripeti il movimento per 10 volte, facendo l’esercizio per 3 volte.

Prodotti per combattere l'acne

Come curare l’acne

L’acne, pur non essendo una condizione grave, può essere causa di un disturbo psicologico e minare socialità e autostima dei soggetti che ne sono affetti, in particolare quando si tratta di persone molto giovani l’imbarazzo causato dalla comparsa dei brufoli può essere fortemente condizionante nella vita di tutti i giorni. 

Se l'infiammazione è particolarmente grave e si vuole evitare che le lesioni degenerino in cicatrici è bene rivolgersi a un dermatologo che prescriva una terapia specifica.

Se si ha una predisposizione genetica all’acne bisogna fare attenzione a tutti i prodotti che si utilizzano per il viso. In particolare bisogna evitare le creme troppo grasse, pulire bene la pelle con detergenti specifici e utilizzare make-up a base minerale. Nel caso in cui compaiano i primi segni sulla pelle bisogna utilizzare da subito specifiche creme per l’acne e prodotti purificanti, evitando però di lavarsi troppo frequentemente con saponi aggressivi che possono far aumentare la secrezione di sebo.

Un’altro accorgimento da adottare è quello di resistere alla tentazione di schiacciare brufoli e punti neri, perché anche in questo caso si potrebbe peggiorare l’irritazione della pelle e di conseguenza anche l’infiammazione acneica.

Esistono anche molti rimedi naturali per l’acne, ad esempio fare una pulizia viso con il vapore prima di applicare creme e trattamenti consente di aprire bene i pori che assorbiranno meglio la crema. Si può anche applicare del gel d’aloe vera sui foruncoli per le sue proprietà antinfiammatorie, astringenti e cicatrizzanti; o degli oli essenziali antibatterici come quello di timo, rosmarino o tea tree oil che vanno diluiti in acqua e poi applicati con un batuffolo in cotone.

Il tuo erborista o il tuo dermatologo possono aiutarti a trovare i rimedi più indicati sia per i brufoli che per contrastare le cicatrici dell’acne.

Cause dell’acne

La pelle è un organo il cui strato più esterno è l’epidermide, lo strato sotto l’epidermide si chiama derma ed è quello che contiene sia i bulbi piliferi che le ghiandole sebacee. Il sebo è una sostanza grassa che serve a proteggere la pelle ma che può avere un effetto irritante se prodotta in eccesso. L’età preadolescenziale e adolescenziale corrisponde alla massima produzione di sebo per questo è anche la fascia di età in cui l’acne è più diffusa.

Il sebo in eccesso si accumula sotto l’epidermide e porta alla formazioni di comedoni, nel caso in cui i comedoni non si aprono facendo fuoriuscire il sebo potrebbero degenerare in pustole e papule, ovvero i foruncoli tipici di un’infiammazione acneica. Se l’irritazione persiste si arriva alla formazione di cisti e si può addirittura arrivare alla distruzione del follicolo con la conseguente formazione di cicatrici. 

L’acne viene causata da una molteplicità di fattori, spesso concatenati tra di loro; tra i più comuni troviamo:

  • Predisposizione genetica, il più delle volte l’acne, in particolare quella giovanile, è frutto di una pelle particolarmente grassa. In questo caso è bene cominciare la prevenzione in età prepuberale utilizzando detergenti specifici ed evitando i fattori esterni che possono causare l’infiammazione.

  • Cause batteriche, la salute della pelle passa dalle abitudini di ognuno, una scarsa igiene del viso o un’eccessiva esposizione allo smog possono otturare i pori cutanei, favorendo la proliferazione dei batteri che provocano l’acne. 

  • Fattori esterni, alcuni fattori che possono favorire la comparsa dell’acne sono stress e alimentazione eccessivamente calorica, in merito all’alimentazione bisogna sfatare il mito che alcuni alimenti, come il cioccolato, siano direttamente responsabili dei brufoli.

  • Squilibri ormonali, la ghiandola sebacea può produrre sebo in eccesso perchè sovrastimolata da ormoni maschili (testosterone), presenti negli individui sia di sesso maschile che femminile. Questo è un altro dei motivi per cui l’acne è più diffusa nel periodo adolescenziale.