Nervo sciatico

Nervo sciatico: 4 consigli per dormire bene

Se da alcuni giorni provi dolore alla schiena e alla parte posteriore della gamba, come una specie di fitta muscolare, potresti avere il nervo sciatico infiammato. Inizia a prestare subito attenzione a questo dolore e a non trascurarlo, perché potrebbe diventare sempre più persistente e persino invalidante.

È questo l’inizio della sciatalgia, un’infiammazione del nervo sciatico che colpisce soprattutto gli uomini. Spesso questo disturbo è collegato ad un’altra patologia, l’ernia del disco, che esercita una pressione sul nervo sciatico, dunque assume la forma di sintomo di un problema a carico del nervo.

Più comunemente chiamata sciatica, la sciatalgia interessa le radici del nervo sciatico (o ischiatico), situate nel tratto lombo-sacrale della colonna vertebrale, dalle quali il nervo sciatico si irradia verso i muscoli, attraversa il bacino e scende lungo la coscia; quando arriva al poplite (la parte anatomica dietro al ginocchio), si divide in due rami, il nervo tibiale e il nervo peroniero comune, e prosegue fino ai piedi. Quello sciatico è il nervo più lungo dell’organismo ed ha il compito di innervare l’intera gamba, per questo si prova un dolore esteso quando si infiamma.

Per capire se hai il nervo sciatico infiammato, fai attenzione alla comparsa di questi sintomi, che saranno più o meno intensi in base alla gravità della compressione delle radici del nervo sciatico:

  • mal di schiena molto forte;
  • dolore al gluteo e nella parte posteriore della coscia, che attraversa tutta la gamba fino al piede;
  • bruciore, formicolio, intorpidimento, crampi muscolari e sensazione di debolezza e cedimento della gamba, con possibile perdita di sensibilità;
  • aumento del dolore (da lieve a lancinante) quando stai molto tempo seduto/a o quando tossisci.

Perché si infiamma il nervo sciatico?

Ma perché le radici del nervo sciatico si comprimono causando l’infiammazione? Cosa fa infiammare il nervo sciatico? La prima causa, come accennato, è l’ernia del disco, che prevede la fuoriuscita del nucleo di un disco intervertebrale che, premendo sulle radici, provoca la compressione, e dunque l’infiammazione, generalmente in età giovanile. Lo stesso danno lo causano uno sperone osseo su una vertebra o un restringimento della colonna vertebrale (stenosi spinale), che gravano sulla zona lombare (si parla, infatti, anche di lombosciatalgia).

Quando, invece, ad essere colpiti dalla sciatalgia sono gli anziani, la colpa della compressione è spesso attribuita a patologie che colpiscono la colonna vertebrale come l’artrosi, che favorisce la formazione degli osteofiti, delle escrescenze ossee in corrispondenza dei canali della colonna vertebrale in cui passano le radici del nervo sciatico.

Spesso anche le donne in gravidanza soffrono di sciatalgia, a causa dell’aumento di peso che grava sul nervo e per i cambiamenti di postura. Per lo stesso principio, anche il sovrappeso si rivela un fattore predisponente per l’infiammazione sciatica.

Altri fattori di rischio riguardano il fumo, che influisce negativamente sulla circolazione e sul benessere della colonna vertebrale, la cattiva postura, la sedentarietà, gli sforzi fisici (improvvisi o perpetuati) e i traumi, tutte situazioni che danneggiano la colonna vertebrale e infiammano il nervo sciatico.

Come si cura il dolore al nervo sciatico?

Dopo averti visitato e aver diagnosticato l’infiammazione al nervo sciatico, il tuo medico ti prescriverà una terapia farmacologica, generalmente a base di antinfiammatori, miorilassanti e antidolorifici.

Per le forme più acute di sciatalgia, potrebbe essere necessario indossare il busto per qualche giorno e, quando il dolore si attenua, l’infiammazione viene trattata con delle sedute di fisioterapia, utili a correggere la postura, ad alleviare la compressione della radice nervosa e a ridurre la comparsa dei sintomi, fino alla risoluzione del problema.

Nei casi più gravi, quelli che non hanno miglioramenti né coi farmaci né con la fisioterapia, potrebbe essere necessario ricorrere all’ozonoterapia, in modo da ridurre la compressione del nervo sciatico.

Spesso, inoltre, viene consigliato il riposo, ma non sempre è una soluzione valida per attenuare questa condizione dolorosa. O meglio, non lo è se il riposo è assoluto: evitare del tutto di muoversi ha l’effetto collaterale della rigidità muscolare e articolare che rallenta la guarigione e il recupero, dunque è importante alternare i periodi di riposo (che inizialmente calmano il dolore) con quelli in cui fai delle passeggiate, avendo cura di non fare sforzi o movimenti improvvisi né di assumere posizioni scorrette.

Nervo sciatico: come dormire per non avere dolore?

Le posizioni in cui dormi possono rappresentare già un valido aiuto per ridurre l’infiammazione o attenuare i sintomi, oltre ad influire sulla qualità del sonno: dormire male, tra l’altro, amplifica la percezione del dolore. Se soffri di sciatalgia, infatti, potresti avere difficoltà a riuscire a dormire senza provare dolore, per questo ti consigliamo 4 posizioni da adottare per riposare serenamente.

Innanzitutto bisogna specificare che non esiste una posizione per dormire che sia corretta per tutti: quella che dà sollievo a te potrebbe non essere comoda per un’altra persona, perché molto dipende dalla causa che ha determinato l’infiammazione e dalla sua intensità.

In generale, dormire a pancia in giù viene sconsigliato perché questa posizione aumenta il carico sui tessuti spinali ma, se proprio non riesci ad addormentarti se non a pancia in giù, esiste una buona abitudine per rimediare: utilizzare uno o più cuscini posizionati nei punti più sensibili.

1. Dormire sul fianco

Dormire sul fianco opposto a quello dolente, con le braccia lungo il corpo, è una delle posizioni più raccomandate a chi soffre di sciatalgia e mal di schiena lombare, perché è in grado di alleviare la pressione sul nervo sciatico. Per donare ancora più comfort, si consiglia di posizionare un cuscino rigido tra le ginocchia, per favorire l’allineamento di fianchi, bacino e colonna vertebrale in maniera corretta. In più, anche un cuscino dietro la schiena può tornare utile, in modo da evitare di rotolare a pancia in su durante la notte.

2. Dormire in posizione fetale

Se, oltre a metterti sul fianco, riesci a prendere sonno con le ginocchia rannicchiate verso il petto, questa posizione fetale favorisce l’allargamento degli spazi nella colonna vertebrale e dona sollievo in caso di sciatalgia come conseguenza di un restringimento o di un’ernia del disco.

3. Dormire in posizione supina

Se dormi comodamente sulla schiena, bisogna evitare che la zona lombare si incurvi troppo e peggiori l’infiammazione; anche in questo caso, per favorire la curvatura della schiena, puoi mettere un cuscino sotto le ginocchia che sollevi leggermente le gambe.

4. Dormire in posizione prona

Come già accennato, per evitare che la posizione a pancia in giù danneggi la schiena o crei fastidio ad altre parti del corpo, è utile posizionare un cuscino sotto il bacino e il basso addome e migliorare, così, l’allineamento della colonna vertebrale. Inoltre, se il cuscino sotto la testa è troppo alto o se provoca tensione al collo e alla schiena, si consiglia di toglierlo per valutare l’eventuale beneficio.